Il 14 luglio 2023, è stata promulgata la nuova legge 93/2023[1] “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore mediante le reti di comunicazione elettronica”, cd. “legge anti pezzotto”[2].
La legge mira ad impedire la proliferazione di abusi e illeciti connessi alla violazione del diritto d’autore online e contrastare il fenomeno della pirateria online, modificando, integrando ed aggiornando le disposizioni già vigenti[3].
Il percorso legislativo ha trovato avvio con il piano d’azione europeo sulla proprietà intellettuale del 2020[4], prima, e con la successiva raccomandazione UE contro la pirateria online del 4.5.2023[5], poi.
Il testo della L. 93/2023 tutela la proprietà intellettuale ed i relativi soggetti coinvolti (imprese, autori, artisti e creatori), cercando di promuovere forme di responsabilizzazione nei confronti degli intermediari ed utenti di rete, salvaguardando i diritti alla segretezza delle comunicazioni e promuovendo la libertà di espressione e di informazione.
Una delle novità più rilevanti introdotte dalla legge “anti pezzotto” riguarda il ruolo più preminente ed efficace dell’AGCOM, nonché alcune modifiche alle disposizioni della Legge sul diritto d’Autore (segnatamente gli articoli 171-ter e 174-ter L. 633/1941) e del codice penale (l’articolo 131-bis).
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni avrà ora il potere di ordinare ai prestatori di servizi di disabilitare l’accesso ai contenuti diffusi abusivamente e ciò tramite il blocco dei nomi di dominio e del traffico di rete verso gli indirizzi IP ricondotti ad attività illecite, bloccando contestualmente anche ogni altro futuro nome di dominio connesso o collegabile.
L’AGCOM adotterà tali provvedimenti prima dell’inizio o, al più tardi, nel corso della trasmissione del contenuto illegale, sempre in conformità ai principi di gradualità, proporzionalità e adeguatezza.
Il provvedimento di disabilitazione verrà notificato immediatamente dall’Autorità ai prestatori di servizi di accesso alla rete, ai gestori dei motori di ricerca e ai fornitori, nonché alla European Union Internet Referral Unit dell’Europol e al soggetto che ha richiesto l’adozione del provvedimento.
Il provvedimento dell’Autorità dovrà essere eseguito nell’immediatezza e, in ogni caso, entro il termine massimo di 30 minuti dalla notificazione, disabilitando la risoluzione DNS dei nomi di dominio e adottando le misure tecnologiche e organizzative necessarie per impedire agli utenti la fruizione dei contenuti diffusi abusivamente.
Nel caso in cui l’indirizzo IP soggetto a blocco si trovi all’interno dell’UE, l’Autorità potrà prevedere partenariati con i propri corrispondenti per contrastare efficacemente la distribuzione di contenuti diffusi abusivamente nel territorio.
Qualora invece, gli indirizzi IP soggetti al blocco si trovino al di fuori del territorio UE, l’Autorità li dovrà inserire immediatamente nella Counterfeit and Piracy Watch List, compilata annualmente dalla Commissione europea.
L’Autorità avrà, poi, l’onere di trasmette alla procura della Repubblica presso il tribunale di Roma l’elenco dei provvedimenti di disabilitazione adottati.
L’AGCOM, infine, dovrà, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, adeguare il regolamento in materia di tutela del diritto d’autore n. 680/13/CONS[6] e, entro 30 giorni, convocare un tavolo tecnico – con la partecipazione dei prestatori di servizi, dei fornitori e delle associazioni maggiormente rappresentative – che avrà l’obiettivo di definire una piattaforma tecnologica unica (da adottare entro il termine massimo di 6 mesi), utile a consentire la disabilitazione dei nomi di dominio e degli indirizzi IP.
Da ultimo, con l’obiettivo di sensibilizzare e consapevolizzare gli utenti e il pubblico, la Legge 93/2023 ha stabilito che il Ministero della cultura, si coordinerà con l’AGCOM, le organizzazioni di categoria più rappresentative ed i gestori di sistemi di messaggistica istantanea, al fine di organizzare campagne di informazione, nonché iniziative nelle istituzioni scolastiche secondarie, incentrate sul valore della proprietà intellettuale per contrastare la diffusione illecita e la contraffazione dei contenuti tutelati dal diritto d’autore.
[1] Il testo della legge in Gazzetta Ufficiale è reperibile al seguente link: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2023/07/24/23G00103/sg
[2]Per maggiori informazioni sul cd. “pezzotto”, vedasi IPTV e streaming illegale: to pay or not to pay, il dilemma “pezzotto” di T. D’Angeli, Aprile 2021:
https://www.iusinitinere.it/iptv-e-streaming-illegale-to-pay-or-not-to-pay-il-dilemma-pezzotto-33688
[3] Per un approfondimento sulle disposizioni di leggi già esistenti, vedasi I reati informatici: download e streaming online, cosa dice la legge? di S. Cedrola, Aprile 2019:
https://www.iusinitinere.it/reati-informatici-download-streaming-online-cosa-dice-la-legge-798
[4] Di seguito la comunicazione relativa al Piano d’azione sulla proprietà intellettuale, per sostenere la ripresa e la resilienza dell’UE: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52020DC0760
[5]La raccomandazione UE 2023/1018 si incentra sulla lotta alla pirateria online degli eventi sportivi e di altri eventi in diretta: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32023H1018
[6]Il Regolamento è consultabile al seguente link: https://www.agcom.it/documents/10179/540163/Delibera+680-13-CONS/2fb37939-620c-410d-a23f-2150d505b103?version=1.2